Abitare leggero

I programmi di residenzialità leggera della Fondazione Pia Opera Ciccarelli onlus si attuano all’interno di una rete di abitazioni collocate nel contesto sociale urbano o adiacenti a un centro servizi della Fondazione.

In queste abitazioni si possono accogliere persone autosufficienti o persone che dopo un percorso riabilitativo di salute, hanno recuperato buone competenze sia fisiche che relazionali tali da poter garantire sufficienti performance sociali, abitative e lavorative

La residenzialità leggera offre opportunità di una “autonomia sostenuta”.

Ogni appartamento è autogestito dai residenti con il sostegno di una equipe di operatori che garantiscono una costante supervisione sul buon andamento della convivenza e sulla gestione della casa, e favoriscono l’integrazione con il contesto sociale.

Questa offerta di servizio è attiva a San Giovanni Lupatoto.

Attualmente la Fondazione gestisce un condominio di 6 unità abitative in Piazzetta Olmo a San Giovanni Lupatoto, inoltre la Fondazione ha incrementato ulteriormente questa esperienza di “abitare leggero”, attraverso l’implementazione di ulteriori appartamenti protetti che troveranno spazio nel contesto del Centro Servizi di Casa Ferrari in Vicolo Ospedale n.1 a San Giovanni Lupatoto, già residenza protetta per anziani non autosufficienti, dove tre unità abitative si caratterizzano per la loro autonomia logistica rispetto al contesto, ma in posizione privilegiata, potendo godere di una prossimità qualificata h.24 che potrà farsi carico di eventuali problematiche quotidiane sopraggiunte.

1. LA RESIDENZIALITA’ LEGGERA

Con questa terminologia si vuole parlare di progetti personalizzati, dove una scelta della residenzialità è elemento non casuale o basata sulla semplice disponibilità strutturale, ma pensata per lo specifico soggetto, calibrata sui suoi bisogni e le sue richieste, comprensiva di una particolare attenzione al progetto riabilitativo più generale, condiviso dal potenziale ospite, dalla sua famiglia, dai servizi territoriali con cui la Fondazione collabora e si confronta costantemente.

2. ORGANIZZAZIONE DELLA RESIDENZIALITA’ LEGGERA

L’equipe operante in tali progetti è costituita da un gruppo di operatori socio-educativi, tra cui un coordinatore.

Il gruppo di operatori della Fondazione impegnato attualmente nella RESIDENZIALITA’ LEGGERA possiede competenze adeguate nell’animazione globale. Le prestazioni possono essere garantite 7/7, tale tempo viene definito secondo il PAI del singolo residente che viene condiviso dalle parti e sottoscritto, oltre ad essere verificato nel tempo e, se necessario, rivisitato e modificato.

Nell’ambito della residenzialità leggera, la Fondazione è attualmente interessata ad avviare un ulteriore progetto sperimentale di TELEASSISTENZA/TELEMEDICINA all’interno delle struttura che gestisce, a completamento di parte di quella domotica avviata già negli appartamentini all’interno di casa Ferrari dove abbiamo cucine con piano lavoro regolabile in altezza e dove i pensili si possono regolare in altezza che può essere alternata a seconda delle necessità del soggetto fruitore. Inoltre in una delle abitazioni si è attivato anche un sistema di videosorveglianza e rilevazione cadute tale da allertare in necessità l’operatore di turno.

Con il progetto di TELEASSISTENZA/TELEMEDICINA la Fondazione prevede di collegare a distanza gli operatori e fornire ai residenti uno strumento ulteriore per intervenire con tempestività ed efficacia in casi di emergenza.

Questo progetto di teleassistenza/telemedicina a distanza è rivolto alle strutture di residenzialità leggera nelle quali la presenza del personale è proporzionata al progetto assistenziale pattuito con il residente e la famiglia, inoltre avremo l’intenzione di estenderlo anche nelle residenze dei nostri assistiti domiciliari che vivono in realtà abitative decentrate e che hanno più difficoltà a raggiungere i centri di riferimento per le attività socio-sanitarie.