EDITORIALE

IO PRETEAUTISTA

ALLA GMG

DI LISBONA

Ho avuto la grazia di vivere non poche

Giornate mondiali della gioventù Santiago de

Compostela nel 1989 Czestochowa nel 1991

Denver nel 1993 Parigi nel 1997 e Roma nel

2000 Lanagrafe e gli impegni ministeriali

successivi al 2000 non mi hanno fatto

proseguire litinerario delle successive

Lincrocio tra una vecchia passione quella

per la guida unopportunità pastorale la

Gmg in Portogallo e il buon intuito di un

amico mi hanno consentito invece di

partecipare alla recente Gmg di Lisbona

assieme a un altro migliaio tra giovani e

sacerdoti veronesi In una veste certamente

un po insolita che si è impastata allessere

prete come autista di uno dei 16 pullman

partiti da Verona alla volta della capitale

portoghese ciascuno con due autisti

Perfezionate tutte le necessarie

certificazioni superate le prove previste

e fatto un sufficiente periodo di

addestramento siamo partiti la sera del 29

luglio diretti a Saragozza per proseguire

dopo un giorno di sosta verso Lisbona

vivere i giorni della Gmg e poi ripartire verso

Verona con una tappa a Lourdes Per un

totale di poco più di cinquemila chilometri

La condivisione dei dieci giorni di viaggio

ha consentito nellincrocio dei due

profili quello di sacerdote e quello di

autista di sperimentare un surplus di

attenzione e simpatia da parte dei giovani

particolarmente quelli che erano sul bus

con me e Carlo laltro autista Superata

la sorpresa iniziale e qualche legittima

curiosità è venuto naturale confrontarsi su

cosa significhi nella vita scegliere una meta

studiare un percorso stabilire delle soste

superare difficoltà e imprevisti condividere

in un abbraccio la gioia dellarrivo fino a

scoprire che da un viaggio si ritorna ma da

una Gmg in realtà si riparte

Dal singolare punto di osservazione da cui

ho vissuto questa esperienza mi pare di

poter dire che i giovani si lasciano toccare

e sorprendere quando sperimentano la

presenza della Chiesa anche attraverso

un suo ministro ordinato su una frontiera

insolita seppur mescolata alla vita di tutti i

giorni La presenza di un prete laddove non

te lo aspetti in campo neutro e fuori da ogni

ruolo e limpegno in un orizzonte feriale

magari un po periferico condiviso in tutto

con altri colleghi pure loro simpaticamente

colpiti da una figura totalmente nuova come

quella di un preteautista può aprire in tutti

me compreso spiragli impensabili e del

tutto inediti anche solo per lattimo in cui

viene gettato un seme che poi la grazia di

Dio e altri coltiveranno

Tenere il passo su queste frontiere chiede il

coraggio di saperci sempre ripensare ardire

forme nuove appassionate e intense che

saranno tanto più efficaci quanto più feriali

proprio perché espressione di una Chiesa

in uscita pur sempre e irrinunciabilmente

orientata al suo fine essenziale lincontro

personale con Cristo Risorto vivo in mezzo

a noi

È in questa prospettiva che nel mio piccolo

ho cercato di vivere da preteautista

lesperienza della Gmg di Lisbona

E credo che questo possa essere un bel

messaggio di fondata speranza anche per

i nostri ospiti la società che loro con fatica

hanno contribuito a costruire passerà nelle

mani anche di questi bravi ragazzi che

potranno così proseguire nel cammino

della vita

Monsignor Cristiano Falchetto

Presidente della Fondazione

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