Periodico della Fondazione Onlus Pia Opera Ciccarelli Periodico della Fondazione Onlus Pia Opera Ciccarelli8 9
FORMAZIONE APPROFONDIMENTI
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culturale-sociale in cui una persona cresce . La grave carenza di una cul- tura di comunità, di attenzione all al- tro, di vicinanza alla fragilità, di acco- glienza, di condivisione, di apertura alla diversità, contribuisce a radicare l individualismo ed a concepire l im- pegno personale esclusivamente orientato al proprio tornaconto . La tutela della salute, dettato costi- tuzionale della nostra Repubblica, si esprime in molte forme ed atti- vità: dai servizi di territorio a quelli specialistici ospedalieri, dai servizi socio-assistenziali e socio-sanita- ri a quelli sanitari . Un panorama di iniziative nate nel tempo, nel nostro Paese, nella nostra regione e nella
nostra provincia, tra le quali ci sono ancora molte eccellenze . Il Sistema Sanitario costituito nel suo complesso da queste molteplici atti- vità, dopo la pandemia (a causa della pandemia?) sembra al collasso, pare sia dentro un cambiamento epocale di difficile gestione. La parte debole dell intero Sistema Sanitario sono certamente i servizi di territorio, quel- li meno nobili, quelli non ospedalieri, come i Centri Servizi per le persone anziane o per le persone disabili . Quegli stessi Servizi - fondamentali perché gli ospedali non si intasino dei cosidetti ricoveri impropri - ma che sono da decenni trattati come la sorella povera della sanità italiana .
Nel nostro Veneto, di profonda tradi- zione cattolica, difensore della fami- glia, orgoglioso della tutela dei suoi vecchi in quanto custodi della me- moria storica, il contributo dato alle persone anziane non autosufficienti per garantire loro un servizio di quali- tà nei Centri Servizi accreditati dalla stessa Regione è stato aggiornato nel 1999 e, a ventitré anni di distan- za è ancora quello . Oggi una persona anziana gravemente non autosuf- ficiente costa al Sistema Sanitario Nazionale 56 euro al giorno se è ac- colta in un Centro Servizi del Veneto . La stessa persona al SSN costa 600 euro al giorno se viene ricoverata in geriatria o in medicina in uno degli ospedali veronesi . A causa di ciò anche i contratti di lavoro tra il comparto della Sanità e quello del Socio-Sanitario sono diversi . Gli infermieri e gli operatori socio sanitari in ospedale possono essere pagati di più rispetto allo sti- pendio che possono loro garantire i Centri Servizi e questo, oggi, costitu-
isce il motivo principale dell esodo di molti professionisti della sanità dai Centri Servizi verso gli ospedali .
I Centri Servizi oggi potrebbero fron- teggiare questa concorrenza solo ed esclusivamente aumentando, e di molto, la parte di retta a carico delle persone anziane non autosufficienti. Anche la programmazione della for- mazione ai lavori di cura è stata in- sufficiente, almeno negli ultimi 10-15 anni . Governo e Regioni hanno orga- nizzato la formazione di medici e di infermieri ben al di sotto dei livelli del fabbisogno di professionisti rile- vato in ogni territorio e senza tenere conto del gap demografico rappor- to giovani/vecchi -, in atto da oltre trenta anni anni e dei pensionamenti precoci dovuti a formule quali quota cento ed opzione donna . Sembra che la crisi del personale sa- nitario sia stata preparata per tem- po . La pandemia ne ha solo accele- rato l esito! A ciò si aggiunge il disastro provo- cato dall ennesima guerra, questa a noi più vicina e di cui stiamo già tutti subendo le conseguenze . I Centri Servizi sono fisiologicamen- te delle strutture resilienti che hanno dimostrato in più occasioni di voler continuare la loro attività . Ma, oggi, solo nella Provincia di Verona sono 400 i posti letto non utilizzati per accogliere le domande, comunque pressanti, delle persone anziane non autosufficienti, a causa della caren- za di infermieri . Ciò implica l instabi- lità operativa ed economica di molti Enti a scapito dei servizi alle persone fragili e dei lavoratori in essi impie- gati . A causa di ciò alcune strutture del Veneto hanno dimesso gli ospi- ti non autosufficienti presso le loro famiglie o presso gli ospedali . Altre hanno chiuso i battenti .
A fronte di questa complessa situa- zione che il Sistema pare abbia già deciso di far pagare alle strutture so- cio-sanitarie e, di conseguenza alle famiglie ed alle persone più fragili, ci siamo già mossi su diversi livelli:
LIVELLO LOCALE: la nostra Fonda- zione insieme ad altri Enti della Pro- vincia ha assunto infermieri prove- nienti da Paesi extra UE, in forza del Decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105, convertito con legge 16 settembre
2021, n. 126, che deroga alla equipol- lenza del titolo di IP per chi è iscritto ad un ordine professionale in un Pae- se estero. Questo fino al 31/12/2022. Ad oggi in Veneto ci sono n. 300 in- fermieri (di cui almeno 60 nella Pro- vincia di Verona) provenienti da Pa- esi extra UE, assunti presso i Centri Servizi per la cura dei ns anziani . Se il Governo non darà la proroga a que- sta misura, dal 01.01.2023 il Sistema Sanitario del Veneto è condannato al collasso .
La tutela della salute è un dettato
della Costituzione e si esprime
in molte forme e attività:
dai servizi ospedalieri a quelli domiciliari