DIGNITÀ DELLE PERSONE UN VALORE CENTRALE NEL NOSTRO SERVIZIO VERSO GLI ANZIANI
di Elisabetta Elio Direttore generale
APPROFONDIMENTI
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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 3 febbraio 2022 ha caratterizzato il suo discorso di insediamento richiamando più volte una parola ben nota, ma, purtroppo, desueta nel linguaggio comune e lontana dall attenzione dei più. È la parola: Dignità. Dignità è rispetto per gli anziani che non possono essere lasciati alla solitudine, privi di un ruolo che li coinvolga. Dignità è contrastare le povertà, la precarietà disperata e senza orizzonte che purtroppo mortifica le speranze di tante persone. Dignità è non dover essere costrette a scegliere tra lavoro e maternità. Dignità è un Paese non distratto di fronte ai problemi quotidiani che le persone con disabilità devono affrontare, e capace di rimuovere gli ostacoli che immotivatamente incontrano nella loro vita. La dignità, dunque, come pietra angolare del nostro impegno, della nostra passione civile . Per tutti noi, operatori della Fondazione, la promozione della dignità di ogni persona, soprattutto se fragile, è il centro della Mission Statutaria lasciataci in eredità da Mons. Giuseppe Ciccarelli, nostro Fondatore. A due anni dall inizio della pandemia, il richiamo forte a questa dimensione della persona, da parte del nostro saggio presidente della Repubblica, mi ha fatto rivivere miriadi di immagini e di momenti in cui si è concretizzato l impegno quotidiano di tutti per la promozione della dignità dei nostri residenti, dei loro famigliari, del personale.
Attraverso i gesti di affetto, la vicinanza umana, le nuove modalità di operare per la sicurezza, l uso di strumenti altri per tenere vivo l incontro, i momenti di gioia e di serenità, la relazione che cura, nonostante la paura, le tensioni, le fatiche, la tristezza, ecco, attraverso tutto questo ciascuno ha difeso la dignità delle persone più fragili e, così, anche la propria. Riascoltando il presidente Mattarella, penso che per ciascuno di noi nella nostra Fondazione in questi due anni passati, ma presenti per sempre, Dignità sia esserci con il cuore, con la mente e con le braccia in ciò che facciamo per le persone più fragili. Dignità sia sostenerci reciprocamente nel complesso e delicato lavoro di cura. Dignità sia saper vedere le difficoltà e assumersi la responsabilità e la determinazione di superarle. Dignità sia riconoscere nella fragilità degli altri anche la nostra. Per questo ce ne prendiamo cura.
Con gesti di affetto e vicinanza umana e una nuova modalità di operare per la sicurezza ciascuno ha difeso la dignità delle persone più fragili e così anche la propria
Il presidente Mattarella, nel suo discorso intenso, ha tracciato un percorso possibile dentro il cambiamento epocale in cui siamo tutti immersi e che rende incerto il futuro e a volte ci sconforta. Un percorso che, con molta probabilità, non ha alternative. Ci invita ad agire per ciò che conta veramente, per noi, per il nostro prossimo e per il pianeta, con la leggerezza che Italo Calvino ha definito così: La leggerezza per me si associa con la precisione e con la determinazione, non con la vaghezza e l abbandono al caso .
Per il Poeta leggerezza è andare all essenza delle cose, spogliarle da fronzoli e inutili pesi, badare a ciò che davvero conta e far cadere tutto il superfluo che mina l attenzione e offusca la mente e i pensieri.
È la Dignità il percorso che ci aiuterà a vivere questo enorme cambiamento mondiale e che potrà determinare e sostenere ogni azione personale, sociale, politica, economica, sia nella propria vita sia nelle organizzazioni lavorative che nelle attività del tempo libero. Un percorso da fare insieme a molti con coraggio e leggerezza.